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Ed. LA SCALA
mapMessa Concelebrata
Domenica ore 10:30

  

In questo momento di grande disagio e sofferenza, vi siamo vicini e continuiamo a presentare al Signore ogni giorno tutti e ciascuno.
L’Onnipotente mai nega vicinanza paterna e protezione: che doni guarigione, scacci la paura e apra alla speranza di tempi migliori per tutti.
Soprattutto preghiamo che il cuore dell’uomo torni a Cristo, unico Salvatore del mondo.
San Benedetto, patrono dell’Europa, uomo della Provvidenza in unepoca di grandi cambiamenti, interceda per tutti noi e per il mondo intero.

Il p. Abate e la comunità monastica

Il ricordo del transito di san Benedetto (21 marzo 547) cade sem­pre nel tempo di quaresi­ma, quasi che il Signore avesse voluto che i fedeli, durante questo tempo di penitenza, po­tessero volgere lo sguardo a un modello e a un intercessore.

A partire dal 12 ottobre, presso l’Abbazia Madonna della Scala in Noci, p. Antonio Cassano osb e Maria Grazia Costantino propongono un Corso base per il Coaching: un interessante ed entusiasmante percorso di crescita personale per imparare: ad avere l’approccio migliore per se stessi dinanzi alle varie situazioni; a raggiungere un obiettivo in modo soddisfacente; a realizzare il proprio potenziale per vivere al meglio.

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La Scala

 

Quando nel 1930 i monaci benedettini giunsero su questa collina della Madonna della Scala, provenienti dall’Abbazia di Parma, trovarono una chiesetta rurale che si fa risalire al XIII secolo, in ragione del portale di cui è ornata. Dal 1932 al 1954, mentre si costruivano i diversi locali del monastero, si avvertiva l’esigenza di una chiesa più grande che potesse soddisfare le esigenze della comunità monastica e dei fedeli che accorrevano in loco.

Si sperimentò una grande gioia quando, dopo lunghi lavori, si riuscì ad abbattere il muro (costruito nel 1946) che separava l’attuale coro dalla nuova chiesa. Questa fu solennemente benedetta il 29 agosto 1954 dall'abate Emanuele Caronti, allora abate generale della Congregazione Sublacense.

Il 16 novembre del 1980, durante i festeggiamenti in onore del XV centenario della nascita del nostro santo padre Benedetto, la chiesa fu solennemente dedicata da S. E. Mons. Mariano Magrassi, Arcivescovo di Bari – Bitonto, già abate del nostro monastero dal 1972 al 1977.
La sua omelia così iniziava:

 

«Oggi, con questo rito solenne, non solo consacriamo l’edificio, ma in qualche modo è la comunità che viene consacrata e riempita dello Spirito santo, come tempio del Dio vivente». E terminava: «Che il Signore Dio, volgendo il suo sguardo su questo luogo a Lui consacrato, possa dire: "Qui è la casa di Dio, qui la Porta del Cielo". Che quanti vengono qui possano incontrare Lui e stabilire un colloquio con Lui, tenendo fissi gli occhi su di Lui, come nella sinagoga di Nazareth. Che quanti vengono qui e partecipano della liturgia monastica possano tornare trasformati nelle loro case e testimoniare il Vangelo nella loro vita. Questa è la missione della comunità monastica, questo è il significato della dedicazione di questo tempo materiale, dove queste realtà spirituali si tradurranno in realtà visibili e palpabili».

Sul nostro Monastero

Accostandoti al monastero ed entrando nella sua chiesa, dove in certe ore del giorno è possibile assistere alla preghiera corale della comunità monastica, ti sarai forse chiesto: Chi sono i monaci? Che cosa fanno? Come vivono? Sono gli stessi monaci che vogliono offrire, assieme al loro cordiale saluto, una breve risposta ai tuoi interrogativi.

madonna della scala e ges bambino