Per S. Benedetto, colui che si presenta al monastero per diventare monaco, deve avere un requisito fondamentale: deve mostrare di cercare veramente Dio. Senza questo desiderio non ci può essere vita monastica. Ma a Dio non si va da soli. Per questo lo stesso s. Benedetto stabilisce nella sua Regola una vita comunitaria nella quale ci si aiuti gli uni gli altri nel cammino che da questa vita conduce verso l'incontro col Padre. Dunque, l'amore a Dio e ai fratelli, sintesi della vita cristiana, è il fondamento e il senso della vita in monastero.
Il Superiore
Attualmente la comunità è guidata da un Priore Amministratore, nominato dal Visitatore della Provincia italiana della nostra Congregazione Sublacense Cassinese, p. Abate Mauro Meacci.
Egli ha nominato, per un biennio, il nostro confratello don Vitantonio Goffredo, già Priore claustrale, che sta guidando la comunità in un periodo di riflessione e di confronto, in vista della nuova elezione abbaziale.
Don Vitantonio è professo solenne della nostra Abbazia dal 2011. Trai vari incarichi ricoperti in monastero è stato cellerario, fino al biennio 2020-2022, che ha passato a Roma, presso l'Istituto Monastico dell'Ateneo dei Benedettini di S. Anselmo, per conseguire la licenza in Teologia Monastica.
La Comunità
La comunità conta attualmente 10 professi solenni e un oblato regolare. L'ultima professione solenne è avvenuta il 1 ottobre 2017.
La comunità al completo assieme al nostro Vescovo diocesano (21 marzo 2024)