È difficile amare gratuitamente, amare come Dio ci ha amato. La terra è piena d'ingiustizia e di guerra, povera di pietà e compassione.
Il mondo ha bisogno del coraggio e della speranza portati dai cristiani, sostenuti dalla Spirito.
Lo Spirito ci invia come testimoni del Vangelo: ambasciatori di parole sincere (più che di tante parole o di silenzi indifferenti).
Senza lo Spirito, Dio è lontano, Cristo resta nel passato, il Vangelo lettera morta.
Egli illumina le tenebre dei nostri cuori e, con la sua presenza forte e discreta, ci fa riconoscere amati e guidati:
ci libera dallo “spirito del mondo”, che ci vuole condurre lontano da Dio, tentando di convincerci che possiamo salvarci da soli.
L'albero si riconosce sempre dai frutti (cf. Lc 6,44) e i frutti dello Spirito sono «amore, gioia, pace, magnanimità, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza, dominio di sé» (Gal 5,22).
«Perciò
se viviamo dello Spirito,
camminiamo anche
secondo lo Spirito» (Gal 5,25).