All'inizio dell'anno sociale 2023, il nostro Priore Amministratore, Don Vitantonio Goffredo, ha inviato una lettera a tutti i nostri oblati (5 agosto 2023).
All'inizio dell'anno sociale 2021, il gruppo degli oblati dell'Abbazia di Noci riprende il cammino laddove è stato interrotto dalla pandemia di Covid-19.
Per riallacciare il filo di quanto è stato bruscamente interrotto, pubblichiamo la riflessione che il p. Abate Giustino Pege ha fatto pervenire ai nostri oblati nella Solennità della Santissima Trinità (7 giugno 2020).
Carissimi amici Oblati e Oblate Benedettini,
questa lettera che vi giunge in questo momento vuole essere un messaggio di affettuosa vicinanza a tutti e a ciascuno di voi, da parte mia e di tutta la Comunità.
Chiamiamola una breve riflessione su questi tempi e sul cammino che abbiamo davanti. Una riflessione spoglia di ogni retorica o formalismo di circostanza che definirei piuttosto un abbraccio scritto o una confidenza del cuore.
Comincio allora dicendo che è evidente che questo è stato un anno particolare per tutti noi. La recente pandemia ha rivoluzionato i nostri appuntamenti mensili ma non di meno anche le nostre vite, le nostre abitudini, le nostre celebrazioni liturgiche, e tanto altro. Un evento, che si pensava relegato solo nei racconti di fantascienza o nei film catastrofici, ha preso consistenza nella nostra realtà quotidiana lasciandoci stupiti e sgomenti. Possiamo comunque ringraziare il Signore che ha risparmiato in maniera evidente questa terra di Puglia, e di conseguenza anche la nostra comunità della Madonna della Scala e le vostre famiglie, preservandoci da lutti e sofferenze come invece, purtroppo, è avvenuto in maniera così drammatica nel Nord del nostro Paese.
L’oblato benedettino secolare è “il cristiano, uomo o donna, laico o chierico che, vivendo nel proprio ambiente familiare e sociale, riconosce e accoglie il dono di Dio e la sua chiamata a servirlo, secondo le potenzialità ed esigenze della consacrazione battesimale e del proprio stato; si offre a Dio con l’oblazione, ispirando il proprio cammino di fede ai valori della S. Regola e della Tradizione spirituale monastica”
(Statuto oblati benedettini secolari italiani, art. 2)