La seconda domenica di ottobre, l'Abbazia ha accolto, con gratitudine, il nostro gruppo di oblati, con il quale ricominciare l'appuntamento degli incontri mensili.
Attraversati i cancelli, i partecipanti hanno ritrovato l'aria fresca del mattino, che profuma di resina e foglie ancora bagnate dalla rugiada; il silenzio, ormai così estraneo alle nostre vite, e che qui avvolge come una dolce melodia; la serenità del campanile, che svetta alto e maestoso nel cielo terso.
Il p. Priore, don Vito Goffredo, ha salutato il gruppo degli oblati e, tra i tanti spunti di riflessione, ha consegnato loro questa citazione di sant'Agostino: «Anch’io dov’ero quando ti cercavo? Ed ecco eri dentro di me e io fuori di me. Tu eri davanti a me ma io mi ero allontanato da me e non mi ritrovavo, tanto meno ritrovavo te» (Confessioni V,2).
Al nostro benvenuto ha fatto eco, nel cuore dei partecipanti, la domanda che anima la loro frequentazione del nostro monastero: «dov'è Dio, dove cercarlo, come trovarlo?».
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Così ha avuto inizio questo nuovo cammino, lungo quella via dove Dio non va cercato (perché egli già è con noi) ma solo accolto e invitato a guidare e sostenere il nostro passo.
Incontrare il "Dio con noi", mettendosi all'ascolto della Sapienza Incarnata, facendo tacere il tumulto dei pensieri inutili.
Incontrare Dio, anche attraverso la mediazione orante dei monaci, affinché possa agire con delicatezza nella nostra vita e il nostro cuore, dischiudendosi, possa aprirsi a pulsazioni più vaste e sentimenti assoluti; guarito, trabocchi di amore operoso, producendo frutti buoni.